PAGINE DA CAMPIONI! #IOLEGGOPERCHÈ


SPORT, INCLUSIONE E LETTERATURA

Lo sport come amore per la vita, come possibilità di crescita, come sfida con se stessi, come sfida con il mondo, come passione, come possibilità di essere, di esistere. Lo sport come inclusione, perchè camminare insieme è la base di un percorso condiviso, perchè le emozioni di uno possano essere quelle di tutti. 


Ci sono pensieri, azioni, ma anche semplici frasi che con la loro forza possono cambiare il mondo nel quale viviamo. Ci sono esempi che ci insegnano come migliorare, che ci danno la forza per cambiare, per crescere con coraggio e fiducia in noi e nel mondo. 


VITA DA CAMPIONI...BIOGRAFIE E PAGINE D'AUTORE
“Se non posso correre né camminare, imparerò a volare” (Roberto Vecchioni). 

«Ci si può drogare di cose buone...e una di queste è certamente lo sport» (Alex Zanardi);


Alex Zanardi è un modello di forza fisica e morale. È un vero combattente. Il campione paraolimpico, dopo l'incidente in handbike, avvenuto il 19 giugno 2020, venti anni dopo il primo, tragico, pauroso incidente di Formula1 in cui il campione perse l'uso delle gambe, continua ad essere un simbolo di speranza e di vita per tutti noi. 

"Quante volte m’è successo di voler mollare, sfinito, pensando di essere molto più stanco degli avversari contro i quali sto correndo. Poi ti dici, ‘ancora cinque secondi!’. Chiudi gli occhi per lo sforzo, quasi ti fai del male per continuare a spingere e poi cavolo… Non sempre eh, ma è successo che riaprendoli li ho visti indietro, avevano mollato loro! Ecco, di quei ‘cinque secondi’ più ne vivi e più ne cerchi. Non è facile trovarli, ma ce ne sono ovunque, nello sport, nel lavoro, negli affetti, in una parola: nella vita".


Scrive Papa Francesco: 
 
"Carissimo Alessandro, la tua storia è un esempio di come riuscire a ripartire dopo uno stop improvviso. Attraverso lo sport hai insegnato a vivere la vita da protagonisti, facendo della disabilità una lezione di umanità». Inizia così la lettera che Papa Francesco ha indirizzato ad Alex Zanardi, dopo l'incidente con la handbike.

Un messaggio di speranza per il campione e per tutti noi.


"E adesso sotto con il resto." Terminava così il primo libro di Alex Zanardi, del 2003. Allora sembrava una boutade perché Alex, dopo il terribile incidente automobilistico del Lausitzring in Germania, era sopravvissuto contro le previsioni di tutti (gli avevano persino dato l'estrema unzionel) e aveva perso le gambe. Già, il resto. Ma quale resto? Al suo posto, molti si sarebbero "accontentati" di essere ancora a questo mondo. Invece, Alex si è inventato una nuova vita che, se possibile, è più elettrizzante della prima. Lo ha fatto grazie al suo spirito, un prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi. II tutto annaffiato da una straordinaria dose di umiltà. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Qualche esempio? Alex riesce a costruirsi una nuova carriera sportiva semplicemente perché... si ferma all'autogrill. Vede per puro caso una handbike legata sul tetto di un'automobile e via... E ancora: affrontando I'lronman delle Hawaii, la gara di triathlon più sfiancante del mondo, sostiene - con un'onestà oltre ogni limite - di essere "avvantaggiato" perché la maratona è più pesante per chi ha le gambe. "Volevo solo pedalare" ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma  affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore.

A. ZANARDI, G. GASPARINI, Volevo solo pedalare, Rizzoli, Milano, 2017;

"Se sembra impossibile, allora si può fare" (Bebe Vio)

Bebe Vio, fiorettista e campionessa paralimpica, si definisce così: "Sono romanista da tutta la vita. Amo Roma, adoro anche stare nel traffico". L' atleta all'età di 11 anni ha subito l'amputazione di braccia e gambe a causa di una malattia, una meningite fulminante e la successiva necrosi sia agli arti inferiori che agli arti superiori. Bebe Vio non si è arresa alla malattia e oggi è una delle atlete paralimpiche italiane più famose nel mondo:

"Attraverso lo sport riusciamo a far capire che una cosa vista come un difetto, come un'amputazione o una disabilità, diventa una cosa di cui noi andiamo fieri".

"Chiunque incontri Bebe, o anche solo la veda in tv, rimane incantato dall'energia positiva che sprigiona a ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo. Come si spiega questo suo modo di essere che le ha permesso non solo di superare difficoltà apparentemente insormontabili, ma anche di raggiungere eccezionali traguardi sportivi? Sembra un mistero. Invece, se si leggono gli spassosissimi racconti dei tanti episodi raccolti in questo libro, si scopre che Bebe affronta ogni genere di ostacolo utilizzando strumenti e risorse che ciascuno di noi ha a disposizione...anche se spesso non se ne accorge nemmeno! Innanzi tutto, Bebe è da sempre consapevole che bisogna trovarsi un sogno da perseguire con la massima passione: per esempio, lei ha iniziato a cinque anni a desiderare con tutte le sue forze di andare alle Olimpiadi. Per raggiungere la propria meta è fondamentale poi imparare a collaborare con gli altri, fare squadra, chiedere aiuto perché «da solo non sei nessuno». Ma ci sono anche tanti altri alleati a portata di mano: l'ironia, la capacità di rimanere "scialli", il saper fare tesoro delle critiche positive stando però attenti a quelle cattive e agli hater. E persino la paura, un'emozione normalissima, può essere gestita: basta sapere come prenderla".

B. VIO, Se sembra impossibile allora si può fare, Rizzoli, Milano, 2017;


“Ho sempre creduto che non si debba mai, mai rinunciare e si debba sempre continuare a lottare anche se c'è soltanto una piccola possibilità.” (Michael Schumacher) 

Michael Schumacher è il campione indiscusso della Ferrari. Il mondo della Formula 1 (il campione ha conquistato 7 titoli mondiali, di cui 5 con il Cavallino rosso) non ha dimenticato Schumi che resta un vero mito. Il 29 dicembre 2013 è avvenuto l'incidente che gli ha cambiato per sempre la vita: la tragica caduta sugli sci a Meribel, in Francia. Da quel giorno di lui si sa poco e nulla così come non si sa nulla delle sue condizioni di salute se non quelle poche parole strappate a Jean Todt, amico di mille battaglie sotto lo stemma del Cavallino Rampante, risalenti all'ottobre scorso: "Michael sta lottando per migliorare ogni giorno la situazione. Dobbiamo accompagnarlo in questa lotta".


“Una volta che qualcosa diventa una passione, la motivazione risiede lì.”

Lo hanno definito antipatico, noioso, freddo e presuntuoso. Ma, in pista, lui era semplicemente il migliore. Michael Schumacher ha ridato la vittoria e l'orgoglio al popolo rosso della Ferrari, ha infranto tutti i record e si è conquistato un posto nella hall of fame degli sportivi di ogni tempo. Sette titoli iridati, novantuno Gran Premi conquistati, una lunga lista di campioni, ma meno campioni di lui, lasciati alle spalle, destinati a osservare soltanto l'alettone della sua monoposto. Un addio da vincente, che per le persone normali sarebbe stato l'ultimo atto di una carriera da cannibale. Non per lui. È stato unico anche nella scelta di tornare sulle piste, a far correre i cavalli della Mercedes, anziché accontentarsi di sentirne il rumore da fuori. Ci vuole coraggio anche per cambiare idea, esponendosi a critiche e sberleffi, soprattutto quando sai di non gareggiare più per la vittoria. A Schumi il coraggio non è mai mancato. E forse aveva ragione lui, se è vero che dopo aver rischiato la vita ogni maledetta domenica, a fermarlo è stato un banale incidente sugli sci. Questo libro racconta il grande campione e l'uomo inafferrabile. Mentre il Cannibale lotta per la vita, ne celebra battaglie, imprese e vittorie. Racconta un mito che durerà per sempre.

P. CASAMASSIMA, Il campione, Storia di Michael Schumacher, Sperling &Kupfer, Milano, 2014.



Eccoci! 
Un progetto a cura di Daniel Sacchetti, Eva Magagnato, Fabiana Del Borrello, Patrizio Roncone, Luciano Gatti, Nicolò Del Gesso, Samuele Genova, Francesca Toscano, Michela Di Vaira, Manuel Di Fabio, Lorenzo Del Grande, Fausto Di Credico, Alessandro Cipriani (classe IV sez. A). 

Allestimento della vetrina presso la libreria K@rtotech di Montenero di Bisaccia:




 Ringraziamo la libreria K@rtotech e la responsabile Roberta Subranni per la disponibilità. 













Commenti